I dati Istat sui prezzi produzione industriale sono negativi. Nel nostro Paese a gennaio c’è stata una crescita del 32,9%.
ROMA – Arrivano brutte notizie dai dati Istat sui prezzi della produzione industriale di gennaio. Secondo quanto riferito dall’Istituto di statistica, il 2022 in questo settore è iniziato con una crescita del 32,9% in confronto a gennaio dell’anno precedente e del 9,7% su dicembre.
Numeri che sono fortemente collegati “ai forti rialzi sul mercato interno dei prezzi di energia elettrica e gas“. Mentre resta ancora sotto controllo la questione dell’incremento dei costi per quanto riguarda il mercato estero.
L’energia fa correre i prezzi dell’industria
L’energia, quindi, fa correre i prezzi dell”industria. Una crescita che potrebbe aumentare un po’ nelle prossime settimane considerando anche il conflitto in Ucraina e un quadro sicuramente emergenziale nel nostro Paese.
Vedremo se alla fine ci sarà il tanto atteso rallentamento oppure si dovrà fare i conti ancora con aumenti dei prezzi e dei costi che rischiano di complicare la vita delle persone e delle stesse industrie. La situazione, come detto, è in continuo aggiornamento e capiremo solo nel giro di qualche settimana se l’emergenza potrà essere considerata conclusa oppure si dovrà continuare a fare i conti con una situazione davvero complicata.
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Il rischio di una frenata della produzione industriale
Il quadro complessivo, inoltre, porta al rischio di una frenata della produzione industriale. Anche in questo caso non abbiamo nessuna conferma e bisognerà aspettare qualche settimana per avere delle certezze, ma le incertezze sono diverse e l’aumento dei prezzi spaventa e non poco le imprese.
Insomma, una situazione che rischia di portare ad un nuovo rallentamento nel nostro Paese e solo al termine di questo periodo capiremo meglio cosa ha portato questa guerra alla nostra industria.